lunedì 27 giugno 2011

9+1

ancora una volta Orion si riempie di vita, di sandali infradito, risate fragorose, abitini, creme solari dal profumo dolce, capelli da domare dopo la salsedine, scarpe da sfilare prima di salire in barca; sì Orion si veste da donna, in tutte le sue accezioni, nove ed un solo capitano al comando, punto di riferimento sereno di un gruppo vivace e dolce. 
Sestri Levante ormeggiati poco al largo, la vita che scorre sul lungomare, la vita che si assapora a bordo mentre il mare calmo e i fuochi d'artificio di un San Giovanni festeggiato fanno da cornice agli ultimi arrivi. La pasta tonno e pomodorini è un classico ormai e socie vecchie e nuove assaporano la prima cena in barca di questo lungo we. Sorrisi confidenze e qualche brivido sulla pelle, la notte porta ad essere cullati e il risveglio sarà di quelli puramente estivi. Cielo sfacciatamente azzurro, nemmeno una nuvola a sciuparne l'essenza. Nemmeno uno sfilaccio di vento. "Mare forza olio, tempesta di sole" dichiara il capitano. Bagno, acquisto di focaccia e pane. Creme solari dal profumo dolce alzate come scudi. Partenza a motore verso Santa Margherita. Non tutto è bene, un colpo in scivolata ferisce, ma le attenzioni provano ad alleviare. Nove donne e un capitano incontrano in porto adeguata compagnia, addio al celibato, cinque uomini vestiti di sorrisi divertiti. Il porto si anima di fritto di pescato del giorno e birre condivise, si anima di festa, il nostro ballare invita una intera piazza a muoversi a ritmo. rientro rallentato dal barcollare, sorrisi abbracci e la notte che si prospetta lunga. intrecci che solo la barca ricorda, limite sotto le stelle tra reale e immaginato. intanto le ore scorrono. La focaccia ancora tiepida rallegra il risveglio stropicciato. San Fruttuoso incastonata nella costa ci accoglie per l'ultimo giorno di relax. Il sole la fa da padrone, l'azzurro prevale, seguito dal rossore di pelle riarsa. Allegria tanta, quanto il caldo. Il rientro ha quel senso di malinconia che solo un altro week end speciale può lasciare, quel gusto meraviglioso di aver già voglia di tornare.

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