lunedì 30 maggio 2011

odissea di sorrisi e tesoro di allegria

"Musa, quei navigatori di multiforme ingegno
dimmi, che molto errarono, poich'ebbero a terra
assaggiate del Marina le sacre focacce;
che boe ed indizi videro molti, e della maga Circe
i capricci ed i ricci conobbero; che del mare
molti dentro del cor goderono il luccicare,
mentre a guardar la randa e la boa, pensavano
i compagni a navigar: ma divertiti
ritornare desïavano i giocatori,
ché della curiosità e degli inizi lor tutti risero.
Buffi! che osâro cibarsi dei sacri
al Sole Iperïon candidi stracchini
con empio dente, e con l'arco divertirono la dolce Penelope,
e che il ritorno trofie e premi resero ancora giocoso .
Deh, parte almen di sí ammirande cose
narra anco a noi, di Giove figlia e diva."


[Omero, Odissea, traduzione di Ippolito Pindemonte, versione originale di Chiara Circe, 2011]

"Siamo noi, siamo noi, i migliori della caccia siamo noi... " il coretto parte dal tavolo della focacceria, mentre trofie al pesto e focaccia al formaggio ingolosiscono i commensali. E' sera di un sabato, fresca sulla pelle che ha goduto di un bel sole tutto il giorno. Giorno in cui la tramontana ha lisciato il mare sotto le chiglie di barche impegnate tra indizi ed enigmi, tra acrobazie per recuperare una busta da una boa, ed un nostromo. Vela vento simpatia ed arguzia, personaggi di una odissea piena di sorrisi e giochi. Combattono a suon di boe e matite i nostri naviganti.
Il ritorno a terra è il conquistare i favori di una maga Circe sfuggente e divertita, cercare un bersaglio di lettere e di frecce, riconquistare la grazie di una Penelope con filo d'Arianna che aspettava i suoi eroi, non certo triste. Insomma una giornata in cui il vento, le boe, indizi e bersagli hanno propiziato il divertimento sincero, allegria di stare insieme, una festa vera. Sabato sera finisce tra auguri di innumerevoli compleanni e un serpentone un po' rallentato; i premi promettono di rivedersi ancora. Il giorno di domenica si risveglia tra spesa e ortaggi, si naviga con poco vento, tanto sole e la cambusa fatta di ricotta ed ingegno. Tagliatelle e gnocchi stesi al sole, cul de sac (ops sac à poche) degni di Artusi per gli spatzle, impasti spezie e salsine, frittate e ripieni profumati; insomma pochi ingredienti e tanta inventiva portano ancora tanto gusto. Partire è solo un arrivederci, quando il sole tramonta sul Marina tornato silenzioso si sentono ancora fruscii di fogli e svolazzare di abiti leggeri, echeggio di risate. Grazie, è stato davvero trovato il tesoro, quello di un we speciale !