Una fiaschetta di grappa gira in pozzetto, l'effetto è di
contrasti, sa di mari e monti, funghi e gamberetti dovessi metterla sul
gastronomico; e invece grappa, che scalda un po', perché il tempo
metereologico parte e finisce con grigio pioggia e temperature che di
mite non hanno molto; ma li dentro, dentro le parentesi di acqua sopra e
sotto, ci sono mille colori di allegria, un cuore conviviale.
Partiamo da un punto che è di confine, che riunisce sapori e profumi di Toscana e Liguria, dove la focaccia e i testaroli si aggiungono al pescato; i misti ci piacciono parecchio, così la Puglia si somma al veneto con aggiunta di genovese, arance in insalata condite con olio pugliese.
Da riva a un fiume che non è ancora mare, ma che lo brama, partiamo
vestiti a strati, mischiando magliettine a pile e cerata, occhiali da
sole a stivali. Ai winch ci si scalda, occhiali si appannano, goduria di
sorrisi. scaramantiche note di speranza chiamano il vento che sparpagli
un po' il grigiume, ridono gli occhi dei regatanti in vacanza, freme
qualche muscolo e si apre il sole.
E' un attimo che la voglia del primo bagno della stagione ci
richiama all'acqua freddina (direi anche fredda) e costumi a righe,
calzoni tirati su a cercare la pelle ancora bianca, maniche arrotolate,
ma una sciarpina intorno al collo, e poi si rifa tutto all'inverso,
altro cambio di abito, altri strati a sovrapporsi, altro grigio che
copre l'azzurro.
Si fa l'ora della cena, ma non la cena, si spizzica di aperitivi,
barche raggiungono e aggiungono sapori, dialetti, schiamazzi, musica e
alcolici; il volume sale man mano che il buio scende, la pillola di
vacanza è servita con una fetta di limone ed una di arancia, trasparenze
di gin e aranciato di spritz, noccioline e cremine, musica anni '80
italiana e americana mixata da una spagnola, ballata con movenze arabe.
Misto conviviale, ci si sposta di barca in barca, di casse in
casse, gusti musicali diversi e la notte si allunga chiudendo sulle note
di apertura un ricco fritto misto.
Poi si tratta di alzarsi stropicciati la mattina dopo, di resistere all'umido che incalza, di rientrare sonnacchiosi.
Una pasta sotto coperta, un altro sorso di grappa, la riva del
fiume, e il cerchio si chiude; come l'acqua torniamo a terra, bramando
il mare e l'estate che inevitabili hanno già promesso puntualità e
sorrisi.